giovedì 11 settembre 2014

Le velleità ti aiutano a dormire

Succede tutte le estati. Succede solo d’estate. È da poco passata la mezzanotte. Finisce un TG notturno e su un canale RAI, di solito il primo, va in onda un programma che risponde ai seguenti requisiti:

1) È una manifestazione artistica o comunque ha a che fare col mondo dello spettacolo

2) Si tiene in un piccolo comune, più o meno conosciuto, che vive principalmente di turismo

3) Ci sono dei premi e dei premiati e i premi sono esteticamente imbarazzanti e realizzati da un artigiano del posto

4) Sono presenti alcune personalità locali (assessori, monsignori, direttori di banca) che nel corso della manifestazione ricevono profluvi di ringraziamenti

5) Vengono invitate – a presentare o a presenziare – alcune “celebrità” del mondo della TV le cui ultime apparizioni degne di nota risalgono ad almeno dieci anni fa (es. Marco Predolin, Elenoire Casalegno ecc. ecc.)

6) L’evento è caratterizzato da “un po’ di figa” (nella sua accezione giudiciana), ovvero dalla presenza di ragazze di bell’aspetto la cui aspirazione è quella di fare min. la modella max. il cinema (passando per “la TV”) e nel frattempo ingannano l’attesa consegnando coppe e targhe realizzate con metalli fuori moda, o indicando seggiolini riservati col ditino affusolato, o ballando&sfilando a vanvera come se non ci fosse un domani. Sempre, ovviamente, con un sorriso level paresi facciale.

Mettendo insieme tutti questi ingredienti si ottiene un cocktail perverso di narcisismo, cialtroneria, entrature politico affaristiche, velleità artistiche, localism, microfama, noia turistico esistenziale, che è davvero irresistibile.

Per questo ho deciso di andare a vedere in prima persona una manifestazione di questo genere.




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